Introduzione
SearchLiaison di Google ha recentemente annunciato l'inizio dell'applicazione del Site Reputation Abuse, che è entrato in vigore il 6 maggio. L'applicazione si concentrerà inizialmente su azioni manuali, mentre le misure algoritmiche seguiranno in seguito. In risposta a questo aggiornamento, molti siti web hanno già rimosso le pagine che ospitano contenuti di terze parti volti a influenzare le classifiche dei motori di ricerca.
Prima le azioni manuali, poi quelle algoritmiche
SearchLiaison ha sottolineato che attualmente vengono condotte revisioni manuali per identificare i siti che violano la politica, mentre presto verranno implementate azioni algoritmiche automatizzate. Nelle revisioni manuali, i dipendenti di Google valutano se un sito web merita di essere rimosso dall'indice di ricerca a causa di violazioni della policy.
Capire l'abuso di reputazione del sito
Una tattica classica, ma ancora in auge, prevede che i marketer si appoggino ad altri siti web per aumentare il posizionamento dei propri contenuti sui motori di ricerca. Questa strategia, spesso definita "SEO parassita", implica in modo impreciso che il sito web ospitante venga sfruttato senza autorizzazione. In realtà, i marketer spesso collaborano con i proprietari dei siti web per aumentare le classifiche in modo consensuale.
Questo metodo non è limitato ai piccoli marketer, ma è praticato anche dai grandi marchi, soprattutto nelle promozioni delle carte di credito e nelle recensioni dei prodotti.
L'attenzione di Google per i contenuti di terze parti
La politica di Site Reputation Abuse si rivolge specificamente ai siti web che ospitano contenuti di terze parti con scarso coinvolgimento o supervisione. Secondo la definizione di Google, questo tipo di abuso si verifica quando le pagine di terze parti vengono pubblicate principalmente per manipolare le classifiche di ricerca sfruttando i segnali di ranking del sito ospitante. Tali pagine includono contenuti sponsorizzati, pubblicitari, di partner o altri contenuti di terze parti non allineati con lo scopo principale del sito ospitante e che forniscono un valore limitato all'utente.
Brodie Clark, un consulente SEO indipendente, ha evidenziato il recente lancio da parte di Google di azioni manuali mirate all'"abuso della reputazione dei siti", avvertendo che seguirà una componente algoritmica. Questa iniziativa affronta direttamente la pratica nota come "Parasite SEO", che mira a manipolare le classifiche di ricerca pubblicando pagine di terzi con un controllo minimo.
Fonte: Linkedin
La notifica di Google sottolinea che "l'abuso della reputazione del sito" comporta lo sfruttamento da parte di pagine di terzi dei segnali di ranking del sito ospitante senza alcuna supervisione. Gli esempi includono:
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Sito educativo: Una pagina di recensioni di terze parti sui prestiti a breve termine che viene ridistribuita ad altri siti web.
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Sito medico: Una pagina sui "migliori casinò", non correlata all'obiettivo primario del sito medico.
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Sito di recensioni cinematografiche: Pagine su argomenti non correlati come l'acquisto di follower sui social media, la confusione degli utenti e la manipolazione delle classifiche.
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Sito sportivo: Una pagina di terze parti sulle recensioni di integratori per l'allenamento, senza alcun coinvolgimento dello staff.
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Sito di notizie: Coupon forniti da una terza parte con lo scopo di manipolare le classifiche di ricerca.
Clark sottolinea che se un sito rientra in uno di questi scenari o ha ricevuto un avviso di azione manuale, deve prendere immediatamente provvedimenti per conformarsi alle linee guida di Google.
Aggiornamento sull'applicazione delle politiche
Il SearchLiaison di Google ha twittato la conferma che l'applicazione è iniziata:
"Inizierà più tardi, oggi. Sebbene la politica sia iniziata ieri, l'applicazione della legge inizia oggi".
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In risposta, i siti web dei principali marchi hanno recentemente rimosso le sezioni che ospitavano recensioni di dubbia credibilità. Le recensioni rimosse spesso non contenevano foto originali, misure specifiche o risultati di test tangibili.