• Miti SEO e parole chiave di marca

Google sfata il mito della SEO: spiegato l'impatto delle parole chiave brandizzate

  • Felix Rose-Collins
  • 2 min read
Google sfata il mito della SEO: spiegato l'impatto delle parole chiave brandizzate

Introduzione

Google ha sfatato il mito SEO di vecchia data secondo cui l'utilizzo di parole chiave di marca nei contenuti può danneggiare le classifiche di ricerca. Il chiarimento ufficiale sottolinea che la qualità e la rilevanza dei contenuti sono molto più importanti della manipolazione delle parole chiave.

Il dibattito sulle parole chiave di marca

In una recente serie di tweet, il Search Liaison di Google ha affrontato le preoccupazioni relative all'uso di parole chiave di marca negli articoli, in particolare nelle recensioni di prodotti. La discussione è iniziata quando Jake Boly, un creatore di contenuti, si è chiesto perché i suoi articoli unici si posizionassero costantemente nelle pagine 3-4, ipotizzando che ciò fosse dovuto alla presenza di termini di marca.

Consigli SEO contrastanti

Il professionista SEO Taleb Kabbara ha suggerito che l'uso di parole chiave di marca potrebbe danneggiare le classifiche, sconsigliando di includere termini come "New Balance" nei titoli delle recensioni. Kabbara ha affermato di aver osservato impatti negativi sul ranking dovuti a tali parole chiave durante le sue verifiche dei siti.

La posizione ufficiale di Google

Il responsabile della ricerca di Google ha smentito queste affermazioni, dichiarando:

"No, non dovete avere paura di menzionare il nome del marchio di qualcosa che state recensendo. È letteralmente quello che i lettori si aspettano che tu faccia, e i nostri sistemi cercano di premiare le cose che sono utili ai lettori".

Il rappresentante ha spiegato che omettere il nome del prodotto in una recensione sarebbe controproducente. I sistemi di Google mirano a classificare i contenuti realmente utili per i lettori, indipendentemente dall'uso di termini di marca.

Prove di supporto

A sostegno della propria posizione, il Search Liaison di Google ha fornito le prove di una specifica query di ricerca per "New Balance Minimus TR V2 review". Il primo risultato di questa ricerca è stato ottenuto da un singolo recensore, non da un grande marchio, a dimostrazione del fatto che Google è in grado di classificare i contenuti indipendenti in base alla pertinenza e all'utilità.

Le migliori pratiche sono state riaffermate

La conversazione ha preso un'altra piega quando Mike Hardaker ha condiviso il consiglio ricevuto di non posizionarsi per le parole chiave di marca. Il responsabile della ricerca di Google ha risposto con un sintetico "Sì, non farlo", ribadendo l'importanza di non evitare termini di marca nei contenuti.

Conclusione

Il chiarimento di Google rassicura i creatori di contenuti e i professionisti SEO sul fatto che l'uso di parole chiave di marca nei loro contenuti non danneggia le loro classifiche. L'attenzione deve rimanere sulla produzione di contenuti di alta qualità e pertinenti, che soddisfino le esigenze e le aspettative dei lettori.

Felix Rose-Collins

Felix Rose-Collins

Ranktracker's CEO/CMO & Co-founder

Felix Rose-Collins is the Co-founder and CEO/CMO of Ranktracker. With over 15 years of SEO experience, he has single-handedly scaled the Ranktracker site to over 500,000 monthly visits, with 390,000 of these stemming from organic searches each month.

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