Introduzione
Da oltre un decennio si discute sull'opportunità che Google aggiunga a Google Search Console un visualizzatore di azioni automatiche, simile all'attuale visualizzatore di azioni manuali. Questo strumento consentirebbe ai proprietari dei siti di vedere se le prestazioni del loro sito sono state influenzate negativamente dagli algoritmi di posizionamento di Google.
Recentemente Danny Sullivan, responsabile della ricerca di Google, ha espresso il suo sostegno a questa idea su X (ex Twitter). Sullivan ha detto di aver recentemente discusso la possibilità con il team di ricerca di Google e ha anticipato di voler rivedere il concetto.
L'evoluzione dell'idea
L'idea è in discussione almeno dal 2015. Sebbene sia stata inizialmente scartata, è stata rivista periodicamente, anche nel 2018. È noto che gli stessi Googler possono cercare problemi algoritmici specifici con siti specifici, utilizzando strumenti interni come il server delle penalizzazioni di Google.
Sfide nell'implementazione di un visualizzatore automatico di azioni
Sullivan ha evidenziato due sfide fondamentali nell'implementazione di un tale visualizzatore:
1. Potenziale di abuso:
- Gioco del sistema: Rivelare gli indicatori di spam algoritmico potrebbe consentire ai cattivi attori di manipolare e adattare le loro tattiche per eludere le penalizzazioni, il che sarebbe dannoso per l'integrità dei risultati di ricerca.
2. Natura delle azioni algoritmiche:
- Automatico e non specifico: Le azioni algoritmiche non sono mirate a siti specifici, ma rilevano piuttosto modelli di contenuti. Ciò significa che non esiste un processo manuale per revocare un'azione algoritmica, a differenza delle azioni manuali che possono essere riviste e revocate individualmente.
Spiegazione completa di Sullivan
Sullivan ha spiegato che i siti che subiscono cali di ranking potrebbero non essere necessariamente influenzati da un'azione di spam algoritmico. Spesso i siti non si classificano bene perché altri sistemi valutano i loro contenuti come meno utili o rilevanti. Sullivan si è detto favorevole a fornire una maggiore trasparenza in Search Console, in modo che i proprietari dei siti possano vedere se sono stati colpiti da un'azione algoritmica, in modo simile alle azioni manuali.
Affrontare i problemi di spam e qualità:
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Azioni manuali: Le azioni manuali sono specifiche e possono essere riviste su richiesta.
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Azioni algoritmiche: Sono automatizzate e basate su schemi che rendono impossibile l'intervento manuale.
Compassione per i proprietari dei siti:
- Sullivan ha riconosciuto la frustrazione di non conoscere la causa di un calo di traffico e ha suggerito l'idea di un sistema di notifica in cui i proprietari dei siti possano indicare "Non è spam!". Ciò potrebbe contribuire a migliorare i sistemi di rilevamento automatico dello spam di Google, anche se comporta il rischio che i veri spammer si dichiarino falsamente innocenti.
Migliorare la trasparenza:
- Sullivan ha parlato della possibilità di mostrare più indicatori in Search Console, che potrebbero aiutare i creatori a capire meglio le prestazioni dei loro contenuti. Tuttavia, ha sottolineato la sfida di bilanciare la trasparenza con il rischio di manipolazione del sistema.
Andare avanti
Sebbene l'idea di un visualizzatore di azioni automatiche in Search Console non sia nuova, deve affrontare sfide significative legate alla trasparenza, all'abuso del sistema e alla natura delle azioni algoritmiche. I recenti commenti di Sullivan indicano che Google è aperta a esplorare modi per fornire maggiori approfondimenti e supporto ai proprietari dei siti, portando potenzialmente a nuovi strumenti e miglioramenti in futuro.
Per il momento, i professionisti SEO e i proprietari di siti dovrebbero continuare a monitorare i dati della Search Console, a concentrarsi sulla creazione di contenuti di alta qualità e a rimanere aggiornati su eventuali modifiche o annunci di Google relativi agli algoritmi e agli strumenti di posizionamento.