Introduzione
In una recente intervista con Marketing Brew, il VP/GM di Google per la pubblicità, Shashi Thakur, ha evitato di rispondere a domande pressanti sull'effetto dell'AI Search sugli editori. Quando gli è stato chiesto se gli utenti cliccano sui link nelle panoramiche AI, Thakur ha risposto vagamente: "Lo stiamo vedendo accadere". Tuttavia, non ha offerto alcuna statistica o ricerca a sostegno di questa affermazione.
Perché è importante
Google è sotto esame per la qualità dei suoi risultati di ricerca e per il potenziale calo del traffico organico per i marchi e i creatori di contenuti. I critici sostengono che le risposte di Google, che enfatizzano la soddisfazione degli utenti con le risposte dell'intelligenza artificiale, sembrano eccessivamente raffinate e poco convincenti. La mancanza di dati concreti non fa che aumentare lo scetticismo nei confronti di queste affermazioni.
La prova sfuggente
Le risposte di Thakur alle preoccupazioni sulla riduzione dei clic per gli editori sono state altrettanto evasive. Ha affermato che le panoramiche di AI includono link e che questi portano a una diversità di clic. Tuttavia, non ha affrontato la questione centrale: gli editori sono interessati soprattutto al volume di traffico, non solo alla diversità. Un traffico maggiore si traduce in migliori opportunità di monetizzazione, cosa che le risposte di Thakur non hanno affrontato in modo convincente.
Il punto di vista di Bing
È interessante notare che Bing di Microsoft offre una narrazione diversa. Fabrice Canel di Bing ha riconosciuto apertamente che la ricerca AI potrebbe portare a un minor numero di clic, ma insiste sul fatto che si tratterà di "clic qualificati". Ciò solleva la questione: Anche Google non dovrebbe prevedere una tendenza simile?
Clic commerciali e ricerca AI
Thakur ha anche toccato l'argomento delle query commerciali, anche se non era direttamente pertinente alle domande poste. Ha sottolineato che gli utenti si impegnano con gli annunci durante le query commerciali, suggerendo che c'è sempre bisogno di cliccare per compiere azioni come l'acquisto di un'assicurazione o la prenotazione di un viaggio. Questa deviazione dall'argomento principale non ha fatto altro che aumentare la frustrazione.
Il risultato
La gestione da parte di Google delle domande sull'impatto dell'AI Search sugli editori ha lasciato molto a desiderare. La riluttanza del gigante tecnologico a condividere dati specifici e la sua tendenza a fornire risposte ampie e non specifiche non contribuisce a creare fiducia. Mentre il dibattito continua, gli editori e gli inserzionisti si interrogano sulle reali implicazioni dei risultati di ricerca guidati dall'intelligenza artificiale sul loro traffico e sulle loro entrate.
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